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27 Marzo 2019

PEDALING. Il fine è assaporare l’esperienza.

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Non importa se si pedala lenti, se invece si è infuocati dall’ebbrezza del procedere veloce, se ci si ferma una o tante volte, per ammirare un luogo, ascoltare la musica della natura, annusarne i profumi.
Il viaggio non sempre si può misurare in chilometri, in ore di sella, nel dislivello.
A noi piace ricordarlo per la piacevolezza che ha lasciato, agli aneddoti che ci piace raccontare, al seme che ha piantato e che genererà altri viaggi.
Basta che le ruote siano tonde: sappiamo cosa significa 18, 27,5 e 29. Questo può aiutare, ma non deve  essere l’ingrediente principale o una barriera mentale verso gli altri ciclisti.

In fondo la bici è ancora molto simile a quella di Coppi o di Gimondi o di Pantani: un triangolo infulcrato fra due leve per spingere sui pedali, pedaling appunto. Perché in tutte le lingue lo si capisce.

E quando ci si siede sul sellino e si inforca il manubrio, facciamo iniziare il viaggio. In quel momento siamo tutti uguali.

Da tanti anni leggiamo riviste specializzate di ciclismo, tutte, nessuna esclusa.

Molte anche straniere, europee e americane. Con i siti web abbiamo constatato l’esplosione dell’argomento.

Alcune sono super specializzate, altre più generiche. Quasi tutte sono molto ben fatte e la passione che anima gli autori è tangibile.

Pedaling non sarà tanto migliore degli altri, ma certamente si occuperà di tutto quello che riguarda il viaggio in bici, non importa che esso sia brevissimo, un po’ più lungo, di qualche giorno o dove la cognizione del tempo sarà un elemento risibile. Racconteremo le passioni di chi viaggia in bici, insieme alla famiglia, fra amici, in solitaria o per sfide personali. Certamente non pubblicheremo delle classifiche, Le competizioni potranno esserci, ma solo se raccontate dal di dentro, da quelli che quando partono lo fanno per il piacere di essere dentro all’esperienza e raccontarla non in chiave sportiva, ma con tutte le declinazioni delle emozioni umane.

I viaggi che si pubblicheranno e tutte le informazioni inerenti dovranno essere delle condivisioni, ma soprattutto l’incentivo per ispirarne altre o soltanto ripeterle per cercare di annusare gli stessi profumi che la lettura e le immagini hanno evocato.

Chi condividerà con noi lo stesso spirito sarà il benvenuto con le proprie storie, raccontate in maniera semplice come quando si parla ad un caro amico, mostrandogli le belle immagini che da sole descrivono pagine vissute sulla bici.

Tutti possono essere “pedaling”, basta donare l’entusiasmo che ci ha fatto scegliere fra tante modalità di viaggio quella dei pedali e del piacere di metabolizzare il paesaggio alla modesta velocità della bici.

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