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30 Maggio 2020

Libri di Ped. / “Diario di un apprendista ciclosognatore” di Andrea Accorsi

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Il viaggio è come la vita, una somma di piccole cose.

Questo potrebbe riassumere in una frase il “DIARIO DI UN APPRENDISTA CICLOSOGNATORE”, di Andrea Accorsi, bolognese 53 enne ed ex-ultramaratoneta.

Capiamo subito che questo non vuole essere il classico libro di ciclo-viaggio dove tutto è perfetto o raccontato nei dettagli di un itinerario scansionato di dati, salite e luoghi. Vuole semplicemente essere una somma di pensieri ed emozioni che pedalata dopo pedalata penetrano in quel profondo interiore che muove l’anima del nostro viaggiare. La bici come metafora di libertà, dove si genera il vero contatto con la natura in un rapporto con se stessi e con gli altri.

Quella natura che non può non essere presente con forza nelle pagine di un libro di viaggio, quella natura con la quale devi confrontati, dialogare o anche scontrarti. Un confronto dove vivere continuamente un senso di incertezza ed entusiasmo.

In fondo ogni ciclo-viaggiatore è un “ciclosognatore”, come si identifica anche l’autore, Andrea Accorsi: “Mi definisco un ciclosognatore, perché ogni volta che viaggio con qualsiasi altro mezzo che non sia la bicicletta ho sempre la sensazione di aver perso un’occasione per vivere un luogo e riscoprire una parte di sé proprio nella bellezza che ci circonda.”

La bellezza di un viaggio e di una esperienza che non deve sempre essere capita, ma semplicemente contemplata e soprattutto vissuta sommando semplicemente una pedalata dopo l’altra. Non ci sono motivi reali che spingono un “ciclosognatore” a partire ma solo questo sogno in direzione di una sequenza infinita di immagini e suggestioni straordinarie che non chiedono altro che essere vissute e dove ogni volta ci si pò sentire parte di qualcosa di straordinario.

Se anche voi amate ciclo-viaggiare ma soprattutto ciclo-sognare, ecco questo libro è per voi: APPRENDISTA CICLOSOGNATORE”, di Andrea Accorsi.

DIARIO DI UN APPRENDISTA CICLOSOGNATORE

Il viaggio è come la vita, una somma di piccole cose. Una somma di passi, di pedalate che arrivano a cento, poi a mille, poi perdi il conto e contare non serve più di tanto in fondo. Forse viaggio proprio per questo, per costruire il prossimo giorno, lentamente, sbagliando spesso strada. Così diverso dal precedente e mai simile al prossimo. Con l’unica certezza che mi porto dietro: il viaggio. Quando il senso delle cose mi soffocava nell’incertezza che fosse giusto o sbagliato, che fosse colpa mia o di altri, o semplicemente mi faceva star male. Non partivo mai con la voglia di viaggiare, ma sempre con la speranza di scappare. Poi ritornavo, perché la mia vita per fortuna era piena di ansie ma anche di terreni dove il cuore stava in pace e si scaldava facilmente. Nel viaggio di oggi mi apro al mondo e mi lascio contaminare da tutto quello che mi circonda, senza filtri. Abbandono le paure e respiro più che posso odori nuovi. Cerco colori e sapori con cui riempire i miei vuoti… Mi definisco un ciclosognatore, perché ogni volta che viaggio con qualsiasi altro mezzo che non sia la bicicletta ha sempre la sensazione di aver perso un’occasione per vivere un luogo e riscoprire una parte di sé proprio nella bellezza che ci circonda. Questo diario nasce per questo, per dare voce sulla carta al cuore, agli occhi, alle gambe di un ciclosognatore.


Mi chiamo Andrea Accorsi. Sono nato il 19 maggio del 1967.

Ho pubblicato 2 romanzi ad oggi: 12 ORE (& My Book, 2009) – FINO ALL’ULTIMO FIATO (SBC Edizioni, 2010) 

A fine maggio 2019 ho pubblicato DIARIO DI UN APPRENDISTA CICLOSOGNATORE (Europa Edizioni, 2019).

In bicicletta ho fatto vari viaggi in solitaria e partecipato in modalità self support a: Italy Divide, NorthCape 4000, 20k Ultratrail, In Zir Par la Rumagna, Le vie del Reno, 20K Extreme Road.


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