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25 Gennaio 2022

Dalla Romagna a Zara e ritorno

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Estate 2016. Durante una mangiata tra amici e dopo alcuni spritz, iniziamo a parlare di gare endurance di ciclismo esponendo a turno le proprie opinioni.

Una volta raggiunto il mio turno spiego: “non ho mai pensato di partecipare a nessun evento di questo tipo, non credo di poterci riuscire. Ma mi piacerebbe provare un viaggio in bicicletta”. Nemmeno il tempo di finire la frase ed ho già in mente la destinazione. Zara, Croazia.

Mi è già capitato di visitarla diverse volte da piccolo in vacanza con i miei genitori, ed ho sempre avuto bei ricordi e belle esperienze della Croazia in generale. Emanuele mi ascolta attento, vedo che elabora l’idea. Mi dice che la seconda settimana di Settembre avrà delle ferie da poter sfruttare, e ancora più determinato di me, e nel giro di qualche giorno ribadisce la sua partecipazione. È uno dei migliori compagni d’avventura che si possa immaginare ed io non potrei chiedere di più. Anche l’itinerario che proviamo ad abbozzare sembra fattibile. 5 giorni con pernottamento in campeggi, tenda e sacco a pelo per dormire, e soste per ristori a piacimento. È deciso, non ci resta che preparare biciclette e bagagli ed attendere il giorno della partenza. Grazie al supporto di Mattia Zoli mettiamo a punto le nostre due Supernova Gravel con portapacchi posteriore e borse impermeabili. L’itinerario sarà tutto su asfalto e non avremo bisogno di equipaggiamenti particolarmente leggeri, anche se impareremo successivamente che del peso in meno ad accompagnarci non fa mai male.

Giorno 1 – Massa Lombarda / Venezia

Ci svegliamo di buon’ora con l’attrezzatura pronta ad attenderci. Il cielo è coperto e la temperatura ancora gradevole. Parto da Massa Lombarda per passare a prendere Emanuele a San Lorenzo e mi sento molto euforico. Una volta raggruppati iniziamo a pedalare in direzione Venezia. I primi chilometri sono frizzanti, sentiamo l’aria dell’avventura che ci rinfresca e proseguiamo. Decidiamo in prossimità dei lidi ferraresi di percorrere un tratto della ciclabile nella pineta che arriva fino al Po, ed è molto piacevole. Il viaggio prosegue senza troppi inconvenienti e relativamente spediti. Dopo una dovuta sosta a mangiare e bere siamo quasi a ridosso di Venezia, ed una volta raggiunta la laguna ci imbarchiamo su un vaporetto che ci porta nell’isola di Lido dove il campeggio ci aspetta. La tenda di Emanuele è veloce e pratica da montare, ed in pochi minuti è tutto pronto. Concludiamo la giornata con un’abbondante cena in una pizzeria locale, già focalizzati sul giorno successivo.

Giorno 2 – Venezia / Trieste

Il secondo giorno prevede il raggiungimento di Trieste attraverso le strade che costeggiano il più possibile il mare, ed ancora con il buio ci svegliamo ed una volta impacchettate tende e vestiti riprendiamo a pedalare. Teniamo un’andatura regolare e ci alterniamo a condurre. Nei pressi di Monfalcone incontriamo un po’ di pioggia, ma niente che complichi le cose. Iniziamo ad incontrare vicino a Trieste qualche salita e raggiungiamo il campeggio di Villa Opicina pronti a rifocillarci con una buona merenda. Approfittiamo della sera per fare due passi nel centro di Trieste e cenare all’ottima birreria Forst.

Giorno 3 – Trieste / Rovigno

 

Con grande dispiacere rientro in treno a casa per una questione personale, lasciando ad Emanuele la terza giornata, con la promessa che l’avrei raggiunto a Rovigno entro la sera con un traghetto. Una volta ritrovati al campeggio, Emanuele mi spiega come il percorso per arrivare a Rovigno sia stato consistente, e di come si è trovato in solitaria. Siamo di nuovo pronto per affrontare il trasferimento successivo.

Giorno 4 – Rovigno / Krk

 

Forse il giorno più complicato del viaggio, sotto il profilo altimetrico e della distanza.
La mattina si presenta soleggiata e molto fredda, e partiamo con un ritmo alto per contrastare le temperature. Per raggiungere Krk dovremo attraversare l’Istria fino a Rijeka e prendere un traghetto che ci porto sull’ isola omonima. Le strade sono continuamente un alternarsi di salite e discese, con paesaggi semi-deserti. Dopo tante ore in sella, imbocchiamo la statale 66 che si affaccia per sessanta chilometri sul golfo di Rijeka, e fortunatamente è tutta in discesa e con il vento a favore. Con un ritrovato entusiasmo arriviamo circa alle 14.30 a Rijeka dove ci sediamo al tavolo di un ristorante per un meritato pranzo a base di pesce, rigorosamente fritto! Pensavamo che la parte più impegnativa fosse alle spalle, ma scopriamo con sorpresa che raggiungere la città di Krk richiede ancora un altro sforzo. Approfittiamo a pieno dei circa 45 minuti di traghetto che ci portano sull’isola, e dopo un gelato ci dirigiamo verso il campeggio di Krk. Affrontiamo inoltre l’unico inconveniente tecnico della vacanza, una semplice foratura che ci ferma per non più di 10 minuti. Dopo altre 3 ore circa di asperità raggiungiamo il campeggio, dove un mojito ed una buona cena non ci restituiscono le energie.

Giorno 5 – Krk / Zara

 

Siamo di nuovo pronti per raggiungere la nostra meta principale, la città di Zara. Passiamo più volte grazie ai traghetti da isole a terraferma, e così facendo vediamo panorami e paesaggi meravigliosi, arricchiti dalle luci dell’alba. L’ultimo tratto ci porta da Pag alla terraferma tramite un lungo ponte, ed ammiriamo il territorio intorno a noi, che in alcuni tratti ricorda le highways sconfinate americane. Il tempo sembra quasi volare, e a pomeriggio inoltrato raggiungiamo finalmente la nostra meta! Ci concediamo un’altra abbondante cena grazie all’accessibilità ed all’accoglienza croata e visitiamo piacevolmente provati la città.

Rientro in Romagna

 

Per tornare in Italia avevamo optato per un traghetto Zara-Ancona che in bassa stagione ha un buon prezzo, e la notte nel quinto giorno siamo salpati verso l’Italia. I divano e le poltrone semi deserte del traghetto hanno fatto riposare molto bene, ed abbiamo attraccato ad Ancona alle prime luci dell’alba. Lo sbarco è stato rapido grazie alla flessibilità delle biciclette, ed abbiamo potuto pedalare fino alla stazione, dove il treno regionale ci ha portati fino a Faenza. Da lì, dopo una sostanziosa colazione abbiamo raggiunto pedalando il negozio dove Mattia ci aveva preparato le bici, ed in altri venti minuti eravamo nelle nostre rispettive case.
È stato un viaggio fantastico, vissuto con curiosità e pazienza, che ci ha fatto scoprire posti stupendi e che ha soddisfatto a pieno le nostre aspettative, aprendo ancora di più la strada ad altre nuove avventure.

Squame Adventure Club vuole essere un punto di ritrovo per amanti dell’avventura, per chi cerca idee e spunti per mettersi alla prova o scoprire nuovi luoghi da esplorare.

In questo gruppo potrete condividere le vostre esperienze, chiedere consigli su come prepararsi ad affrontarle e, perché no, trovare compagni di viaggio. Il team di SQUAME vi supporterà suggerendo capi ed attrezzatura da portare con voi, mentre voi potrete farlo condividendoci feedback per la creazione di nuovi prodotti.
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